Ansia e attacchi di panico

Laura D'Attardi


Un canto sciamanico recita:
“Morning sun, come my way, take my pain, down below, cool waters down below”

Traduzione:
“Sole del mattino, vieni da me, prendi il mio dolore, portalo giù, lontano verso l’acqua fredda”

Oggi ti parlo di ansia, una emozione che conosciamo tutti.

Sul mio ebook “Mi permetto di essere felice” ho trattato questo argomento, arrivando al suo cuore, scendendo nel suo nucleo e scoprendo aspetti di cui nessuno parla.

Di ansia ne ho fatto esperienza anche io e da subito, ne trascrivo alcuni stralci tratti dal mio ebook:

“L’ansia l’ho conosciuta da bambina, quando tutte le mattine, prima di andare a scuola, vomitavo (...)
Quel senso di infinito che vedevo nell’osservare il cielo mi dava le vertigini, ne sentivo l’importanza, il valore, ma nello stesso tempo lo temevo”


L’ansia per quanto possa essere forte riesci comunque a contenerla in qualche maniera, l’attacco di panico no, perché supera quel confine gestibile, rompe i tuoi argini e si impadronisce di ogni tua cellula, ti paralizza.

“Da adulta gli attacchi di panico si sono presentati al ritorno di un viaggio, quando nella mia vita tutto andava benissimo, prepotenti e inchiodanti, con un forte senso di claustrofobia e di angoscia che mi faceva sentire il limite con il delirio fatto sottile, (…) cosciente che in qualsiasi luogo fossi scappata, non avrei trovato né respiro, né pace (…) e dopo lunghissime ore, riemergo stremata”

Non è stata una passeggiata questa esperienza durata qualche tempo, ma la mia fortuna è stata aver iniziato pochi anni prima il cammino dello yoga, che mi ha offerto i giusti strumenti per ritrovare quell’equilibrio perduto.

“La pressione dell’addome e quella del cervello sono collegate: più aumenta la prima, più diminuisce l’altra, io stavo manifestando questo squilibrio. La minor forza nel Tanden aveva aumentato la pressione al cervello manifestando un sistema nervoso alterato. Il Tanden dà la capacità di filtrare tutte le cose che arrivano dall’esterno. Ogni stimolo viene accolto prima da questo centro e poi una volta filtrato, arriva al cervello. Quando non c’è la capacità di accogliere i problemi prima con la pancia, si rischia di impazzire.” 

Lo yoga, lo shiatsu, l’alimentazione, la gratitudine, sono state la mia cura.

Al di là della mia esperienza raccontata per intero nel mio libro, lascio spazio alla testimonianza di due giovani anime, Daniele e Anna, che in questo momento seguo con sedute di personal yoga:

Ho conosciuto Laura facendo una ricerca su Internet, ho visto molti profili prima di contattare lei ma nessuno mi ispirava fiducia, dal momento in cui ho letto la bio di Laura ho pensato che poteva aiutarmi con gli attacchi di panico. Ero in un periodo nero, non riuscivo a capire cosa non andasse dentro di me. Laura, sin dalla prima lezione mi ha cambiato: è una persona preparatissima, disponibile in tutto. Mi sono sentito accolto come un suo figlio, facendomi capire che quello che mi stava succedendo non è una cosa negativa ma un lato di me da scoprire e da imparare a gestire. Ad oggi riesco a vedere quella luce nel tunnel che mesi fa non sapevo neanche esistesse. Consiglio chiunque non si senta bene con se stesso di affidarsi a Laura, preparata e professionale ma soprattutto generosa, onesta, leale.
DANIELE
Sono anni che soffro di attacchi di panico… Così tanti anni che ad un certo punto sono arrivata a pensare che non ne sarei uscita mai più, che la mia vita non sarebbe stata mai più come quella di prima. Uscire, camminare da sola, prendere un qualsiasi mezzo,  divertirmi in posti affollati o partecipare ad eventi sotto al sole pensavo sarebbero state cose che mai più nella mia vita avrei fatto. Caratterialmente la voglia di uscire da questo tunnel era tanta, fino a quando mio fratello, che stava iniziando ad avere i suoi primi attacchi di panico, mi scrive e mi chiede se volessi iniziare un percorso di yoga insieme a lui. Quello che lo aveva colpito erano le parole che Laura aveva scritto nella sua biografia: parole rassicuranti e che ti accarezzano l’anima. Inizialmente ero molto scettica non avevo grandi aspettative. Non smetterò mai di ringraziare mio fratello è come se fossi rinata. Laura con la sua dolcezza, comprensione, onestà e lealtà è stata la mia luce. È un percorso che consiglierei a chiunque, anche a chi non vive nella paura. È un percorso che ti migliora, ti aiuta ad amare te stessa per quello che realmente sei, ti insegna a guardare il mondo con occhi positivi, ti insegna ad ascoltarti e ad accogliere ogni debolezza con consapevolezza e con coraggio. Ecco cosa mi ha insegnato Laura: io sono coraggio, io sono gioia. Andare ad un concerto con 60.000 persone pensavo potesse essere qualcosa che non avrei mai più fatto. Invece oggi ho vinto io, oggi sono coraggiosa. I momenti di debolezza o paura arriveranno ma io sarò pronta ad accoglierli con consapevolezza. Non vedo l’ora di apprendere nuove cose, avere più strumenti per avere il pieno controllo di me stessa e vivere finalmente libera dal panico. Non smetterò mai di ringraziare Laura, come ho sempre detto a lei è stata ed è la mia ancora di salvezza, la mia luce in fondo al tunnel.
ANNA
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